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Fatti

Lavoro: sempre più richiesta la laurea magistrale

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Laurea magistrale? Una necessità per trovare lavoro. Questo è quanto emerge dalla situazione di un mercato in cui, sempre più spesso, le aziende richiedono figure molto specializzate da inserire in organico. Chi si ferma alla triennale, dunque, vede abbassarsi notevolmente le possibilità di trovare un lavoro che sia remunerativo, ma anche in linea con le reali capacità ottenute durante il percorso di studi della laurea breve.
 
Laurea triennale? Secondo Almalaurea non si trova lavoro
 
La laurea triennale sta diventando sempre più spesso un semplice orpello da incorniciare e da appendere al muro, riflettendo sull'impegno e sulle spese economiche affrontate per ottenere quell'illusorio pezzo di carta. Il tasso di disoccupazione dei giovani con una triennale sta diventando sempre più elevato. Il 27% degli studenti che si sono fermati alla laurea breve non è riuscito a trovare un lavoro: un dato che diviene ancora più preoccupante se paragonato a quello dello scorso anno, dove il tasso di disoccupazione dei giovani laureati alla triennale si 'limitava' al 23%. Il motivo è semplice: con la crisi economica, le aziende assumono solamente chi è in possesso dei requisiti e dei titoli migliori.
 
L'importanza della laurea magistrale
 
Oggi la laurea magistrale non è più questione di scelte, ma di sopravvivenza. Tanto che le aziende, sempre più spesso, tendono a scartare i curriculum già dall'elenco dei titoli di studio: e a farne le spese sono ovviamente coloro che non possono vantare una specializzazione universitaria. Questo titolo di studio, dunque, rappresenta innanzitutto un'occasione per aumentare le possibilità di successo quando si approda al difficile mercato del lavoro, e di poter trovare anche una professione che sia in linea con le qualità del neo-laureato. In un’indagine sull’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro, le aziende hanno confermato che i requisiti che valutano di più nella scelta di un nuovo candidato sono il titolo di studio e le conoscenze linguistiche. Per il 77% delle imprese gioca un ruolo importante il conseguimento di una laurea magistrale.  
 
Purtroppo sono molti gli studenti che decidono di interrompere gli studi al termine della triennale: tra tasse universitarie in aumento e spese aggiuntive degli studenti fuori sede – quasi 7 mila euro all’anno in più – molte università hanno visto un netto calo di iscrizioni. Tuttavia non si può dire la stessa cosa delle università telematiche: esse sono le uniche ad avvertire un aumento di quasi il 16% di iscritti ogni anno. L’Unicusano, ad esempio, permette di seguire i corsi di laurea magistrale a Roma, dove si trova la sede principale, ma anche online. In questo modo gli studenti fuori sede possono seguire le lezioni senza doversi recare per forza nell’ateneo e di conseguenza risparmiare sulle spese dell’affitto o dei trasporti.
 
 
La tecnologia a supporto dell'occupazione
 
Studiare attraverso una piattaforma di e-learning, come quella offerta dagli atenei telematici, significa anche dotarsi di una serie di competenze estremamente tecnologiche ed il linea coi tempi moderni. Oltre all'importanza del titolo della laurea magistrale, infatti, nel mercato del lavoro del domani conteranno sempre più spesso le competenze dei cosiddetti nativi digitali: ovvero di coloro che hanno scelto di progredire negli studi di pari passo con la tecnologia. 
Davide Gallo