Cadono le maschere
come foglie del mio autunno...
ed io sono felice
per il bene che mi voglio.
Per l'amore che ora sento
per tutti quelli che ho tradito
e per quanto tempo ho speso
nella foga di un traguardo.
Cadono le maschere
e rimane solo il volto.
Basta trucco, basta inganno:
viene fuori ciò che è sepolto.
Per paura di affrontare
il rumore del silenzio
ho creato note e suoni
e ho invocato i tuoi perdoni.
Non mi dolgo, non mi pento;
era già tutto previsto:
della gioia e del lamento
io ne ho fatto un gran bel misto.
Fu lo spazio di un istante
ad aprire lo scenario
sul teatro della vita:
nulla è poi così frustrante...
Cadono le maschere,
frutto di un antico rito
in cui celi il tuo dolore
in cui sei ancora un po' smarrito.
Cadono le maschere
ed è l'inizio di un bel giorno
quello in cui io sento amore
per me e per chi ho intorno.
Copyright © Alfredo Ronzini II