Roma e provincia

Terrorismo: una via per Benedetta Ciaccia a Selva Candida

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SANTORI: “L’IPOCRISIA VIENE CANCELLATA MA SIAMO SOLO ALL’INIZIO”.
 
Domani 15 dicembre alle ore 12.30 cerimonia con il commissario Tronca. Dopo Parigi lacrime, ipocrisia, frasi al vento ma le Istituzioni avevano già dimenticato un’altra vittima.
 
“E’ stata la battaglia solitaria di un padre, cui abbiamo dato soltanto il giustissimo supporto politico, oltre che umano, necessario. Una battaglia che è stata vinta, perché domani finalmente si svolgerà la cerimonia di inaugurazione di Via Benedetta Ciaccia nel quartiere di Selva Candida nel XIV Municipio di Roma. Un primo passo che ci deve spingere ad andare oltre, affinchè il posto scelto non resti una mulattiera, senza lampioni né marciapiedi, come ad oggi effettivamente si presenta. Finalmente la città di Roma non è succube del buonismo e non ha paura di ricordare una sua concittadina. Si tratta di un piccolo grande segnale culturale delle Istituzioni rivolto soprattutto ai più giovani che vivono l’epoca del terrorismo”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, che domani alle ore 12,30 a Selva Candida parteciperà all’inaugurazione di Via Benedetta Ciaccia (traversa di Via del Forno Saraceno).
 
“Benedetta perse la vita nell’attentato terroristico del 7 luglio 2005 a Londra. Nel 2011 vi fu un voto unanime del Consiglio Comunale di Roma per dedicare una via a Benedetta, ma poi tutto tornò nel silenzio più colpevole. L’indifferenza delle Istituzioni emerse però con maggiore prepotenza quando a cadere sotto i colpi del terrorismo fu la nostra Valeria a Parigi il 13 novembre scorso. Lacrime, ipocrisia, frasi al vento nel momento in cui evidenziai che proprio le Istituzioni avevano già dimenticato un’altra vittima. Furono giorni non facili, dovevamo giustamente ricordare Valeria ma non potevamo non sottolineare l’ingiustizia, l’ennesima, che subiva Benedetta e con lei tutta la sua famiglia. Un primo passo è stato fatto, ma ne mancheranno ancora tanti per ricordare per sempre e con dignità Benedetta”, conclude Santori.