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Roma e provincia

Dalla Borghesiana, il sogno di fare politica di Alessio Rotondo

Alessio Rotondo
Rotondo



"Vediamo l'innovazione tecnologica che porta l'uomo ad esplorare l'universo, ma in periferia mancano ancora i servizi essenziali, come l'acqua potabile"

Appassionato di lettura e politica fin da piccolo, Alessio Rotondo ha 22 anni e studia Lettere e Filosofia all'Università degli studi di Roma Tor Vergata. Nato a Roma, vive nel quartiere Borghesiana, nel VI Municipio. Sin da bambino frequenta la parrocchia di San Giovanni Maria Vianney, nel quale svolge ancora la funzione di chierichetto, con il gruppo di ragazzi della chiesa. Un ragazzo semplice ma determinato, crede nell'impegno costante nella società perchè "è necessario impegnare il nostro tempo al servizio di tutti, in nome di una società migliore".

Alessio cosa ti spinge ad avvicinarti alla politica?
Fin da piccolo sono rimasto affascinato dai racconti dei leader romani e dei condottieri storici, vere guide all'insegna del futuro, oggi presente. A scuola purtroppo non si arriva mai ad affrontare la politica moderna, argomento di cui, invece, mi piaceva parlare con mio padre, sin da bambino. Mi piaceva ascoltare e rivedere i discorsi dei grandi politici italiani ed americani, da Berlinguer ad Almirante fino ad arrivare a Berlusconi, da Kennedy a Bush fino ad Obama.

Perché hai scelto di candidarti con Fratelli d'Italia?
Fratelli d'Italia è l'unico partito che lavora nei territori,al fianco dei problemi quotidiani dei cittadini, si batte con coerenza contro l'establishment europea che getta una visione del mondo sempre più finanziaria e poco legata alla concretezza della realtà. Giorgia incarna tutta questa forza e la passione che la politica alta dovrebbe significare. Unica donna ad essere leader di un partito che continua, anche durante la nuova era del Coronavirus, ad occuparsi di politica e dei cittadini.

Com'è vivere in periferia?
La periferia romana oggi è in totale abbandono, noi ragazzi facciamo difficoltà a trovare spazi di aggregazione, luoghi di evasione. La mancanza di servizi, la mancanza di mezzi di trasporto efficienti fa allontanare il centro della Capitale ad anni luce da noi. Vediamo l'innovazione tecnologica che porta l'uomo ad esplorare l'universo, ma in periferia mancano ancora i servizi essenziali, come l'acqua potabile.

Come giudichi il lavoro svolto dal presidente Romanella, poteva fare di più?
Il presidente Romanella e il M5S si sono distinti per aver fatto una campagna elettorale da "salvatori" di tutti i problemi, onesti e nuovi. Nulla di personale contro il partito del VI Municipio, ma le loro promesse sono rimaste tali. Un solo esempio, la chiusura tanto conclamata dell'impianto TMB di Rocca Cencia oggi è solo un lontano miraggio, hanno cavalcato la rabbia delle persone, il momento dell'antipolitica per poi rendersi conto che la politica amministrativa è sangue e sudore, dove c'è bisogno della collaborazione di tutti, e il raggiungimento di un miglioramento territoriale non ha e non deve avere colore politico.

Come lo vedi il futuro del tuo Municipio?
Il futuro del Municipio VI deve passare inevitabilmente per un decentramento amministrativo reale, che affidi a Roma Capitale poteri come tutte le capitali europee. I municipi romani devono avere la possibilità di una propria manovra economica con un bilancio proprio per intervenire direttamente nelle attività del territorio. Noto con piacere che molti ragazzi cercano sempre più di avvicinarsi alla politica e spero vivamente di poter rappresentare un territorio che ha le potenzialità per divenire uno dei territori più affascinanti, sia sul piano culturale che sociale dell'intera Capitale.

Hai già in mente qualche proposta migliorativa della qualità della vita nel territorio?
Assolutamente si. Elencando solo alcuni degli interventi fondamentali si deve parlare dell'asse viario Modolo-Borutta che se completato avrebbe permesso un collegamento rapido delle zone, Colle del Sole-Borghesiana, collegando via Polense a Via Borghesiana e la metro C Borghesiana. Progetto già finanziato nel 2004 e rifinanziato nel 2010. Un altro intervento necessario è il prolungamento di via Mezzoiuso fino a Via Siculiana che avrebbe permesso la viabilità in varie direzioni del Municipio VI. Infine, è necessario realizzare aree per giovani, che sono troppo spesso costretti a lasciare le periferie in cerca di un futuro migliore. Si dovrebbe abbandonare la speculazione edilizia creando aeree verdi e curare quelle già presenti.

Francesca D'Atri