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Fatti

Pneumologia di Castrovillari: la carenza di personale pesa sull'attività quotidiana del reparto

Reparto pneumologia Castrovillari


Il reparto di Pneumologia dell'ospedale Civile Ferrari di Castrovillari, in provincia di Cosenza, con 10 posti letto disponibili, 4 medici e un ridotto personale infermieristico e di OSS, rappresenta un punto di riferimento per il nord Calabria per quanto riguarda le malattie respiratorie, esami mirati come la broncoscopia e il trattamento dei disturbi del sonno, in particolare la forma più nota, ossia, OSAS (sindrome delle apnee ostruttive del sonno), ventilazione meccanica non invasiva (VMNI), attività ambulatoriale, gestione di pazienti affetti da interstiziopatie, tra cui fibrosi polmonare idiopatica (IPF), pazienti affetti da asma grave non controllato in trattamento con terapia biologica.

Eppure la carenza di personale pesa sull'attività quotidiana del reparto. Rinunciare alle ferie o assentarsi per malattia non è una scelta, ma spesso una necessità indifferibile per il personale capeggiato dal primario dott. Nicola Schifino: una lotta contro i mulini a vento per garantire le cure necessarie agli ammalati e per dare risposte ai familiari dei pazienti asserragliati dietro la porte di un reparto che in tempo di pandemia appare una fortezza insormontabile. Qui non si può entrare neanche con la certificazione Verde (Green pass) per tutelare meglio gli ammalati, ma anche per proteggere i visitatori, perché nel reparto potrebbero transitare pazienti Covid prima che la malattia sia manifesta per poi essere spostati nelle strutture designate.


Si rimane increduli apprendendo che il reparto ha rischiato la chiusura proprio nel culmine dell'emergenza del nuovo coronavirus, nel marzo 2020. Oggi, per fortuna, le cose stanno diversamente ed i cittadini del Nord Calabria possono tirare un sospiro di sollievo. Chiudere reparti, smantellare ospedali, tagliare posti letto, non assumere medici e personale infermieristico, vuol dire privare i cittadini di servizi necessari, in barba alle tasse pagate, e privarli di cure importanti mettendo a rischio la loro vita.
Francesca D'Atri