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Mar16042024

Ultimo aggiornamento05:19:51 PM

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Spettacolo

Ani DiFranco a settembre a Roma

Ani Difranco art
 L’Orion ospiterà il 10 settembre la tappa romana del tour italiano di Ani DiFranco, cantautrice americana, self made woman per eccellenza, che torna, a distanza di 6 anni, dal suo ultimo live nel nostro paese. Entro l’estate è prevista l’uscita del suo nuovo, attesissimo, album di studio.
Dopo 20 anni passati nel music business, continua a descriversi come "Little Folksinger" ma la sua influenza su musicisti, attivisti e gli anticonformisti di tutto il mondo è stato enorme. Si identifica orgogliosamente come una cantante folk, ma è la sua musica è impregnata di soul, funk, jazz, musica elettronica e parole.
Tra i suoi 20 e più album pubblicati, tra cui il doppio cd live “Living in Clip” (1997) e le due retrospettive sulla sua carriera, “Canon” (2007), e la più recente “Which side are you on” (2012), Ani non ha mai smesso di evolvere, sperimentare, testare i limiti di ciò che può essere detto e cantato.
 
La sua numerosa tribù spazia da Pete Seeger e Utah Phillips a tutta una nuova generazione di ventenni cantautori che sono cresciuti con le sue canzoni e spettacoli, oltre a personaggi del calibro di Prince, Maceo Parker, Bruce Springsteen, la Buffalo Philharmonic, Gillian Welch, Cyndi Lauper e l’attivista birmana e premio Nobel Aung San Suu Kyi, con cui ha incrociato in una miriade di modi.
 
All'inizio della sua carriera, Ani DiFranco ha fatto una scelta, oggi condivisa da molte persone ma controcorrente in quegli anni, di rifiutare accordi discografici di alcun tipo per essere il capo di se stessa. Nel corso degli anni tale decisione si è guadagnata molta attenzione e stima, ma non è mai stata la ragione principale per cui ha fatto registrare il tutto esaurito ai suoi spettacoli in giro per il mondo o perchè i fan discutano ogni sfumatura dei suoi testi e numerosi artisti chiedano a gran voce di lavorare con lei.
 
La vera ragione è stata quella di poter utilizzare la sua voce e la sua chitarra il più onestamente e liberamente possibile, scrivere e suonare canzoni che provengono direttamente dalla propria esperienza, dalla sua immaginazione senza limiti, dal suo tagliente spirito. Lo ha fatto in bar rumorosi con nient'altro che la testa rasata e una chitarra solitario nel 1990, e lo sta facendo con rinnovata intensità ancora oggi.
 
 “Ribelle e anticonformista, sputa il suo talento e la sua opinione senza mezzi termini”
The Guardian
 
“Una donna da 10 e lode”
Consequence of Sound