2 Giugno: una medaglia per gli IMI, una pagina di storia dimenticata

Il viaggio degli internati italiani

Domani, 2 giugno, in molte Prefetture italiane saranno consegnate le medaglie d'onore ai figli e ai nipoti degli Internati Militari Italiani

Ancora oggi si fa fatica a capire chi erano gli Imi e che ruolo ebbero nella II guerra mondiale all'indomani dell'8 settembre 1943. In alcuni libri di storia sono stati definiti "né carne né pesce", una definizione che fa arrabbiare i figli e i nipoti che seguono le tracce dei loro avi su un sentiero alquanto tortuoso per non fare perdere la memoria di quei circa 650 mila militati italiani internati che rifiutarono di continuare la guerra al fianco dei tedeschi, e finirono deportati in campi di prigionia in Germania, veri e propri lager circondati da filo spinato.

Costretti a patire la fame e ai lavori forzati, i nostri militari, a cui fu negato anche lo status "prigionieri di guerra", (per non riconoscere loro le garanzie della Convenzione di Ginevra), in parecchi morirono di malattia, patendo la fame più nera e il freddo, senza possibilità di essere curati. I più fortunati fecero ritorno in Italia solo a fine guerra, nell'estate del 1945, ma a nessuno di loro fu mai riconosciuta una pensione di guerra, non ci furono onori, né gloria ad accoglierli. Eppure ne avrebbero avuto diritto:  hanno resistito al nemico, con una forza di spirito che non ha eguali, non hanno ceduto alla propaganda nazista e della Repubblica Sociale Italiana (RSI) che continuava anche in quei miseri campi. In quelle condizioni, ce ne volle di coraggio per non cedere!

Al loro ritorno, invece, nessuno ne parlò e loro stessi preferirono dimenticare quell'angherie e raccontarono le loro storie solo negli ultimi giorni di vita ai figli e ai nipoti, nella speranza che non se ne perdesse la memoria.


Una legge, infine, fu approvata: la legge 27 dicembre 2006, n. 296 che ha previsto "la concessione di una medaglia d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nell'ultimo conflitto mondiale, che abbiano titolo per presentare l'istanza di riconoscimento dello status di lavoratore coatto, nonché ai familiari dei deceduti".

Il 2 giugno, festa della Repubblica, in molte prefetture d'Italia saranno consegnate le medaglie d'onore ai figli e nipoti degli Imi che ne hanno fatto richiesta e ottenuto il riconoscimento presso il Comitato istituito appositamente presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.


Una grande emozione per i discendenti e un giusto tributo che sarà portato sulle tombe dei nostri Imi. Per non dimenticare.

 

La foto in alto fa parte della mostra " Il treno degli Internati Militari" allestita nel Museo ferroviario di Lecce dal 20 gennaio al 25 aprile 2023