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Ven29032024

Ultimo aggiornamento03:24:57 PM

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L'Italia riparte dalla scuola

lavagna

 Il governo Renzi si è insediato: finalmente le formalità burocratiche previste da quella obsoleta carta detta Costituzione Italiana sono state superate…un  paio di pacche sulle spalle di Letta, un giretto dal Presidente della Repubblica, due parole al morituro Senato e due alla sonnolenta Camera dei Deputati e via..si parte. 

Sì, ma da cosa si parte? Beh, dalla scuola, base dello sviluppo della società moderna, dove l’affinamento culturale è essenziale… ma da quale livello? Partiamo dal più alto, dall’Università…iscriviamo i ministri Beatrice Lorenzin (Sanità), Maurizio Martina (Politiche agricole), Andrea Orlando (Giustizia) e Giuliano Poletti (Lavoro e welfare) che, al momento sono solo diplomati…

Poi l’agricoltura, da sempre punto di forza italico: il popolo ha subito accolto il messaggio ed a Treviso ha omaggiato, con un chiaro gesto simbolico inneggiante alla prosperità ed alla fecondità della terra italiana, il neo Premier con un lancio di arance…quale miglior augurio?

Ed a proposito di festeggiamenti il nostro inviato a Roma ci ha mandato un’istantanea in cui si vede il Santo Padre che rallegra un bimbo sollevandolo tra la gente… pare che il bimbo,  volendo condividere la stessa gioia  con altri, abbia donato il proprio costume all’Onorevole Brunetta e che il parlamentare, rimboccate  le maniche un po’ lunghe, lo abbia subito indossato.
  
La Giustizia Italiana corre a velocità sempre maggiore : la Procura della Cassazione ha chiesto l’annullamento dell’assoluzione  di Raniero Brusco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, morta in via Poma il 7 agosto 1990. Notevoli i commenti in ambito forense ove illustri avvocati auspicano che, nel rispetto delle regole e del gravame lavorativo giudiziario, si possa, con analoga celerità, risolvere la nota causa Abele contro Caino, tutt’ora pendente. Lenta lex, sed lex.
 
Il nostro inviato in India ci ha fornito una copia del quotidiano The Pioneer di Delhi, nelle cui pagine si critica il fatto che gli esponenti del governo abbiano voluto politicizzare la vicenda dei due Marò, rilevando, ohibò, che  i due fucilieri “non dovevano essere accusati mediante una legge anti-terrorismo (Sua Act) perche' sarebbe equivalso ad accusare di terrorismo lo stesso Stato italiano”.

L’ex Ministro degli Esteri Emma Bonino pare abbia commentato “Stavo per dirlo anch’io…ma se non si può finire tranquillamente un mandato governativo come si fa a lavorare?” Immediata la presa di posizione dell’attuale Ministro, onorevole Federica Mogherini che, senza indugio, si è abbonata al The Pioneer di Delhi.
Il che è bello e divulgativo.

Fabrizio Corbera