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Fatti

Taranto: scoperta truffa alle assicurazioni

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La Polizia di Stato di Taranto ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare a carico di soggetti  indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno di ignari cittadini e di numerose compagnie assicurative. 
Dalle indagini emergeva che veicoli responsabili di eventi infortunistici risultavano provvisti di polizza assicurativa provvisoria falsa, compromettendo  di fatto il buon esito del risarcimento civile ed aggravando gli effetti del sinistro stesso.
 
L’indagine metteva in luce la capacità criminale del sodalizio, in grado di creare, promuovere e commercializzare, su tutto il territorio nazionale, attraverso alcuni siti internet quali www.playitalia.it , www.playitalia.eu , www.siamosicuri.net,  false polizze assicurative temporanee della durata di giorni 05. 
 
Gli stessi siti internet, al fine di aumentarne la credibilità agli occhi dell’opinione pubblica, venivano pubblicizzati attraverso gli organi di stampa e mediante bunner pubblicitari ubicati all’interno degli stadi di calcio, anche in occasione di eventi sportivi riguardanti squadre di serie A quali il Bologna FC e l’Inter FC, nonché della nazionale italiana di calcio (partita Italia – Armenia del 27/09/2012).  
La commercializzazione “al dettaglio” delle false polizze assicurative avveniva con la collaborazione di consapevoli, o in talune circostanze ignare, agenzie di pratiche automobilistiche. L’organizzazione si avvaleva di una vera e propria struttura parallela alle reali compagnie assicurative, attraverso la creazione di un call center  telefonico,  in grado di dissimulare la verifica sulla polizza assicurativa e quindi sterilizzare eventuali controlli delle forze dell’ordine.
L’analisi del numeroso materiale informatico sequestrato, tra cui personal computer, tablet e smart phone, permetteva di acclarare la commercializzazione di oltre seicento polizze false, con il conseguente introito di ingenti somme di denaro illegalmente acquisite. 
L’ammontare della truffa, rappresentata dalla sommatoria delle singole polizze false smerciate e dal mancato “ristoro” dei cittadini in caso di sinistro stradale, puo’ quantificarsi quindi nell’ordine di milioni di euro.