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Cultura

Sangue sul Tevere: Storie di serial killer, valige e canari

sangue sul Tevere
 
Autori: Vincenzo M. Mastronardi, Armando Palmegiani, Fabio Sanvitale
 
Da Pietro De Negri allo Squartatore del '76 i killer che hanno spaventato Roma.
 
Ci sono delitti consumati in preda ad un'ossessione incomprensibile, cadaveri di uomini fatti a pezzi, sangue sparso nella città eterna e che solo il Tevere potrebbe raccontare. Ma il Tevere è solo un fiume fatto di acqua che va verso il mare, a volte trascina con sé parte di uomini, braccia e teste. “Sangue sul Tevere” racconta di alcuni omicidi che per la loro efferatezza sono rimasti nell'immaginario collettivo dei romani. I protagonisti di quelle storie sono Cesare Serviatti, Vincenzo Teti, Pietro De Negri, lo Squartatore del '76.
 
In questo libro s'indaga laddove ancora aleggia il mistero, si cercano i dettagli nel tentativo di far quadrare cose che ancora non tornano, come ad esempio nel caso del Canaro della Magliana dove, forse, il sensazionalismo di alcuni articoli di giornale hanno oscurato alcuni particolari. Lo spirito investigativo caratterizza l'intero libro, ed è in questo la piacevole scoperta in questo tentativo di ricostruzione dei fatti, della ricerca del movente, in quel tracciare il ritratto psicologico del killer. Il lettore è catapultato nella realtà di quegli omicidi, segue passo passo le indagini e spera di scoprire il colpevole. La cronaca è divenuta giallo.
 
Inoltre il lettore non si sente solo nella sua missione, è accompagnato dal dialogo costante tra un giornalista e un investigatore, questo non lo disturba anzi gli fa coraggio. Anche quando la sua stessa fantasia potrebbe spaventarlo, il lettore si sente rassicurato da quell'io parlante che accompagna le quattro storie. E a proposito di queste, dobbiamo dire che per quanto possano essere diversi i moventi che scatenano la furia assassina, emerge nelle stesse un unico comune denominatore: sono delitti che coinvolgono personaggi borderline con storie difficili, spacciatori, prostitute, drogati, donne sole. Quasi sempre è una questione di soldi, anche se spesso c'è di più forse il tentativo di rivalsa sociale, di vivere infine una vita normale.
Angela Francesca D’Atri