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Cultura

Giotto: "Approvazione della regola"

giotto la regola
Buoooona giornataaa a tutti i presenti on line all'arte da amare, sono in compagnia di Mario per un nuovo appuntamento che come preannunciato la volta scorsa riguarderà Giotto.
 
-Giotto? Ma chi quello delle matite, dei pastelli e dei pennarelli!!
Dal fondo della sala manco avesse le orecchie radar stereofoniche interviene a viva voce Giovanna la Milanese, borbottando si avvicina a noi con fare bellicoso!
-Ma l'è tutta roba vecchia, posso presentarvi il mio vicino di casa, aspettate che gli 
 telefono.
-drin, drin, drin
-hei Giuseppe, ci sei, che stai facendo?
-ciao Giovanna sto preparando gli spaghetti al tonno
-bene prepara per quattro che veniamo sù
-stracc!!
-Forza sgangherati, andiamo che vi presento un giovane artista e gli scrocchiamo la 
 spaghettata!
 
Saliamo da Giuseppe Troccoli questo è il nome del giovane artista vicino di casa della Giovanna e ci assalgono  profumi vari e la calda atmosfera Natalizia, dopo i primi convenevoli ci sediamo a tavola, di fronte ad un bel piatto di spaghetti al tonno si parla meglio di arte.
-Noi volevamo parlare di Giotto ma Giovanna ha insistito per conoscerti, quelle tele      
 poggiate sulla parete sono le tue opere?
-Sì
Ci sono varie opere, alcune terminate altre in fase di ultimazione, lo stile è informale sfiora l'arte primitiva ma l'uso intenso del verde tendente al giallo, il bianco sfumato, il nero, le scritte spennellate dalla grafia nervosa ricordano allegramente la street art ma non c'è rabbia urbana bensì gioia espressa con naturalezza, forse è questo che piace a Giovanna la "Milanese" lei così arcigna e coriacea sente la mancanza di gioia interiore e del colore nel cuore e trova queste sensazioni nelle opere del giovane artista suo vicino di casa.
 
-Giuseppe che ne pensi di Giotto?
-Oh sì mi piace molto!
-Forza allora  prendiamo in esame "Approvazione della regola" opera  che fà parte del      ciclo di affreschi realizzati da Giotto ad Assisi nella Basilica superiore, quest'opera 230X270 rappresenta S.Francesco con i suoi confratelli nel ricevere l'autorizzazione al nuovo credo dell'ordine monastico, i protagonisti sono in primo piano e il pathos è tutto nel momento dell'atto di ricevere di mano in mano il documento atteso dai Francescani pazientemente per circa 90 lunghissimi giorni fuori del palazzo Laterano a tal memoria nel 1927 venne eretta una statua bronzea del Santo Francescano con le braccia aperte rivolto verso la facciata della Basilica di S.Giovanni.
 
Ma ritorniamo a Giotto, nell'opera pittorica tutti sono fermi al momento cruciale eppure l'artista l'ha resa dinamica, il movimento parte dalla linea curva, sono curve le volte a botte la cui prospettiva fà aumentare il senso di profondità, è una serie di curve le pieghe del tessuto damascato disposto sulle pareti dell'architettura che fà da cornice all'evento, è curvo il gruppo di frati inginocchiato a mani giunte in segno di ringraziamento e devozione al Papa Innocenzo lll, altre linee curve come le loro teste calve e spoglie in contrasto con le forme curve ad ogiva dei copricapi del Papa e dei suoi astanti, il marrone sfocato delle umili tonache dei frati è un tono spento dalle intemperie, dal freddo dalla pioggia, dall'estenuante attesa per essere accolti dal Papa arresosi dopo solo una visione notturna ora eccoli inginocchiati sulla pavimentazione dorata di fronte alla ricchezza rosso porpora, dei pregiati abiti religiosi altolocati, eppure c'è una velatura celestiale che tecnicamente rende l'opera tridimensionale e allo stesso tempo Santa e Benedetta nell'anima per lo storico momento, le tinte dell'affresco non sono accese la scena è solenne ma tutto è in armonia, la scelta di professare la fede  in povertà non si sarebbe intonata con ricchezza di colori e sfarso.
 
- Giuseppe questo capolavoro di Giotto è lontano settecento anni dalle tue opere - interviene ora Mario - per non parlare che nel 1300 le opere venivano frequentemente commissionate agli artisti dell'epoca, mentre ora l'artista fà una grande fatica ad emergere, eppure fra te e Giotto ci deve essere sicuramente qualcosa in comune.
-L'amore
-L'amore?
-Ma sì morti di sonno!
 
 
Giovanna impegnata silenziosamente nella spaghettata con il suo vocione pronunciò la parola "Amore" con una sonorità ovattata!
-Ma dai, sia Giotto che il nostro giovane artista di belle speranze hanno realizzato le 
 proprie opere con amore, impastando i colori con amore, poggiando il pennello sulla
 tela con amore, vivendo l'esecuzione dell'opera sempre con lo stesso amore, anche 
  questa spaghettata è un amore!
Giovanna espresse il suo concetto con grande enfasi.
-Giuseppe, tu quanto amore ci metti nelle tue opere?
-Tantissimo!
-Vedete ragazzi da sempre è l'amore questo sentimento che guida tutte le nostre azioni 
 e tanto più amore c'è nella realizzazione di un opera d'arte, tanto più la gente verrà 
 travolta e coinvolta in  emozioni positive senza distinzione fra un opera contemporanea e una del passato lontano, logicamente un capolavoro attirerà maggiormente la nostra attenzione ma il piacere e l'emozione di fronte all'opera realizzata con passione anche da un artista meno noto rimarrà inalterata, questo è il bello dell'arte.
 
-Dai ragazzi, ora finiamo gli spaghetti altrimenti ci si fredda la pasta!
Per oggi Walter Fest, Mario, Giovanna e Giuseppe vi salutano e insieme a tutta la redazione di Free-news.it cogliamo l'occasione per rivolgervi tantissimi auguri per le prossime festività Natalizie, pace e serenità per voi e i vostri cari, vi lasciamo in compagnia di "Spiritual" di John Coltrane, Walter Fest e la sua band anche per oggi vi dice  ciaooo arrivederci al prossimo artista e Buon Natale a tutti!!