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Fatti

Catturato in Perù pericoloso latitante della ‘ndrangheta

BIFULCO Pasquale 31.03.1973

La Polizia di Stato di Reggio Calabria, personale dell’INTERPOL e della Polizia peruviana ha catturato il latitante della ‘ndrangheta calabrese Pasquale BIFULCO, nato Careri (RC) nel 1973, irreperibile dal febbraio scorso dopo essersi sottratto ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
 
Bifulco è stato localizzato mentre si accingeva a scendere da un taxi per recarsi presso la propria abitazione di San Isidro, località sita nella provincia della Capitale Lima.
 
Il latitante era sfuggito all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere di Reggio Calabria in data 10.02.2014 per traffico di sostanze stupefacenti  (ricerche già diramante in ambito Schengen), nonché da analogo provvedimento del Tribunale di San Paolo (Brasile) per reati similari.
 
Il ruolo del BIFULCO era emerso nelle indagini dirette dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria culminate nell’Operazione del G.O.A. della Guardia di Finanza di Catanzaro denominata “Buongustaio” e nella parallela denominata “Monte Pollino” della Procura Federale dello Stato di San Paolo del Brasile, che hanno permesso di disarticolare diverse organizzazioni internazionali dedite al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ricostruendo l’intera filiera legata alla fornitura, al pagamento, allo stoccaggio, al trasporto e alla destinazione della cocaina. Infatti, il latitante è colpito anche da un analogo provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di San Paolo (Brasile).
 
Bifulco è organico alla cosca mafiosa  IETTO - CUA - PIPICELLA operante a Natile di Careri (RC) ed è ritenuto un personaggio di spicco in seno alle consorterie criminali attive nella fascia Jonica della provincia Reggina ed in particolare nel comprensorio di Platì e San Luca.
 
Le complesse attività investigative hanno consentito alla Polizia Italiana di fornire, tramite il Servizio per la Cooperazione Internazionale del Ministero dell’Interno, precise indicazioni ai collaterali organi di Polizia sulla localizzazione del BIFULCO e sull’alloggio in cui egli si nascondeva.