Roma e provincia

Stadio AS Roma a Pietralata: Di Stefano contro Patanè

stadio pietralata

"La viabilità non può reggere"


L'Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, ha dichiarato nei giorni scorsi, in merito all'ipotesi di uno stadio della Roma a Pietralata, che è evidente che quel sito da un punto di vista trasportistico e viabilistico avrebbe dei vantaggi rispetto ai siti proposti in passato.
Di diverso avviso il capogruppo Udc-Forza Italia in Assemblea Capitolina e membro della Commissione Mobilità di Roma Capitale Marco Di Stefano, che abbiamo intervistato.

"Consigliere, lei si è dichiarato contrario all'ipotesi caldeggiata dall'assessore Patanè di uno stadio della AS Roma in zona Pietralata; per quale motivo?"

"L'assessore dichiara che il sito in questione avrebbe dei vantaggi da un punto di vista viabilistico; io sono invece convinto che la viabilità della zona non sarebbe assolutamente in grado di sopportare il peso di venti-venticinquemila automobili in transito in occasione degli eventi calcistici, dando vita a blocchi del traffico difficili da gestire per i residenti e per i tifosi che dovrebbero dirigersi allo stadio. La verità è che l'assessore dimostra di non conoscere bene il territorio; probabilmente dimentica, o non sa, che già oggi, senza lo stadio, in occasione del passaggio delle ambulanze in entrata e in uscita dall'Ospedale Pertini, nella zona ci sono grandi problemi di scorrimento del traffico".

"Quindi lei consiglia di abbandonare questa idea?"


"Certo. Abbiamo già avuto l'esempio della vicenda di Tor di Valle. Perché si debbono fare ancora una volta proclami che servono solo ad illudere i tifosi della squadra della Roma, e che poi non possono trovare realizzazione concreta? Se in passato si fossero pesate di più le parole, anziché fare facili enunciazioni, probabilmente la telenovela 'Tor di Valle' avrebbe avuto uno sviluppo diverso. Per il bene della AS Roma, dei suoi tifosi, e della città tutta mi sento di invitare tutti a tenere bene i piedi per terra prima di diffondere spot gratuiti che non sono utili a nessuno".
La redazione