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Roma e provincia

Le cinque rose di Jennifer

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Lo spettacolo di Annibale Ruccello all'Accademia internazionale Silvio d'Amico di Roma

Jennifer è in costante e trepidante attesa del ritorno di un amore fugace: Franco. Un susseguirsi di azioni quotidiane, in cui attende la telefonata del suo amato. L'attesa si trasforma in un pensiero ossessivo, ulteriormente acuito dalla notizia di un serial killer le cui vittime sono i travestiti del quartiere, quelli come Jennifer. Un profondo senso di angoscia e solitudine, sul filo del rasoio tra realtà e fantasia. Una storia ancora viva e pulsante, divertente e profonda, con uno stile tragicomico, condito da uno spiccato gusto noir e thriller. Lo spazio non è che un nascondiglio: il suo monolocale, visto dal pubblico come dalla mente del protagonista, fatto di soli telefoni e cornette. Una prigione colorata, dove si consumeranno le ultime turbolente ore di una donna (e di un uomo). Ad accompagnarla, passo dopo passo, a condizionarla, a spaventarla, a consolarla, a sostenerla a darle consigli... è una serie di canzoni di donne in onda alla Radio, che diventa vero e proprio personaggio: figura femminile, sola compagna di Jennifer. Una "playlist" pop cantata dal vivo quasi del tutto contemporanea, che strizza l'occhio alla colonna sonora pensata da Annibale Ruccello. Arriverà, a un tratto, la visita di Anna, altro travestito, assoluto contraltare del dualismo di genere di Jennifer, che farà confrontare le due in un duello retorico dal quale non torneranno più indietro.

Foto di Claudio Giuli