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Cultura

Le grandi mostre a Roma per l'anno del Giubileo

149969-Fernando Botero Ballerina alla sbarra 2001 Olio su tela 164x116 cm Collezione privata 2 1

"BOTERO – MUNCH – EGITTO": TRE GRANDI PROGETTI PER PALAZZO BONAPARTE

 

PALAZZO BONAPARTE si prepara a inaugurare un'importante stagione espositiva per l'anno 2025, in occasione del GIUBILEO e del 25° ANNIVERSARIO DALLA NASCITA DI ARTHEMISIA.

Un anno in cui la Capitale ospiterà grandi nomi dell'arte internazionale partendo proprio da questo settembre 2024 con una retrospettiva dedicata all'amatissimo artista colombiano FERNANDO BOTERO, recentemente scomparso.
Dipinti, acquarelli e sculture e alcuni inediti saranno esposti nelle sale del Palazzo in una mostra che sarà la più completa mai realizzata a Roma.
Opere di medie e grandi dimensioni che rappresentano la sontuosa rotondità del suo UNIVERSO FEMMINILE, restituito con effetti tridimensionali e colori spesso sgargianti, ma tutt'altro che sinonimo di sensualità o di estetica naïf, primitiva. Ciò che pare in Botero non è mai la realtà in sé, ma rivestita con una patina di un'ambiguità iperrealista di matrice sudamericana.
Non mancheranno le versioni di capolavori della storia dell'arte, come le Menine di Velázquez e la Fornarina di Raffaello, il celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e van Eyck. E ancora, temi classici come il circo e la corrida, quest'ultimo forse il tema più interessante perché interpretato attraverso il filtro della tradizione ispanica molto sentita nell'arte, da Goya a Picasso. Una sala è dedicata, infine, alla più recente sperimentazione tecnica del maestro che, dal 2019, dipinse con ACQUERELLI su tela: opere quasi diafane, frutto di un approccio delicato, forse senile, ai temi familiari di sempre.

Nel 2025 sarà poi la volta di due mostre eccezionali su temi che mancano
dalla Capitale da oltre venti anni.

DA FEBBRAIO A GIUGNO, ci sarà un'importantissima monografica dedicata a EDVARD MUNCH, con 100 OPERE provenienti dal MUNCH MUSEUM DI OSLO. A distanza di oltre 20 anni dall'ultima mostra dedicata a Munch a Roma, approda a Palazzo Bonaparte la più grande mostra mai realizzata prima.
EDVARD MUNCH (Norvegia, 1863 -1944) viene celebrato con una grande retrospettiva, con il patrocinio della REALE AMBASCIATA DI NORVEGIA A ROMA, in collaborazione con il MUSEO MUNCH DI OSLO.

Protagonista indiscusso nella storia dell'arte moderna, Munch è considerato un precursore dell'Espressionismo e uno dei più grandi esponenti simbolisti dell'Ottocento, nonché l'interprete per
antonomasia delle più profonde inquietudini dell'animo umano.
La mostra, curata da PATRICIA G. BERMAN, una delle più grandi studiose al mondo di Munch, racconterà tutto l'universo dell'artista, il suo percorso umano e la sua produzione, e lo farà attraverso 100 OPERE, tra cui una delle versioni litografiche custodite a Oslo de /L'Urlo/ (1895), ma anche /La morte di Marat/ (1907), /Notte stellata/ (1922–19249), /Le ragazze sul ponte/ (1927), /Malinconia/ (1900–1901) e /Danza sulla 
spiaggia/ (1904).

In autunno, DA OTTOBRE, ad appassionare il pubblico sarà l'ANTICO EGITTO, con una mostra prodotta e organizzata in collaborazione con il MUSEO EGIZIO DI TORINO, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. L'esposizione intende raccontare un viaggio alla scoperta dell'antico
Egitto e della sua straordinaria civiltà durata oltre 3.000 anni.
Da quando Howard Carter, l'archeologo inglese, che scoprì negli anni '20 la tomba di Tutankhamon, a Luxor nella Valle dei Re, è scoppiata in tutto il mondo una vera passione per la storia di questo popolo e per gli splendidi e - per certi aspetti - affascinanti e misteriosi reperti venuti alla luce.
Attraverso numerosi reperti archeologici, da papiri a manufatti votivi, corredi funerari rinvenuti in alcune delle tombe più importanti, sarcofaghi di grandi dimensioni, oggetti di culto e della quotidianità,
imponenti sculture delle divinità venerate e dei re delle varie dinastie, questa mostra, unica in Italia, sarà il modo per compiere un vero viaggio attraverso quella straordinaria civiltà.