Poesia 2.0
Il dolce dardo
- Dettagli
- Pubblicato Lunedì, 02 Ottobre 2023 16:50
- Scritto da Redazione
Cala del vespero repente l’ombra
lugubri lanterne raggiano il severino calle,
dall’alba dimeno pensoso i passi
pace non trovo a torti e ambasce
e del cane nero odo il ringhio.
Allor serro caduco il ciglio
mutando il Timpone con l’Ipogeo,
ma al tintinnar dell’aureo pegno
mi sovvien Taliarco e la vecchiaia uggiosa
e del tempo l’inesorabile fuga.
E se il suo amor non fosse di granito
ma di litigi o falle colmo?
S’inverta infine il crudo fato
e scagli sul ionico lido il dolce dardo!
Copyright © Francesco Pilieci
Copyright © Francesco Pilieci