• Home
  • Fatti
  • Ambiente
  • Diritti
  • Cibo & Benessere
  • Cultura
  • Roma
  • Spettacolo
  • Viaggi
  • Torte & Salati
  • Poesia 2.0

Gio28032024

Ultimo aggiornamento10:09:47 AM

News:

Back Sei qui: Home Viaggi Vivere Amsterdam

Viaggi

Vivere Amsterdam

amsterdam

 Ci sono due modi per entrare nel ventre di Amsterdam: o dall’aereoporto di Schipol o dalla Central Station.

Se parti dall’Italia, ad esempio da Roma, ti senti davvero nel cuore dell’Europa che guarda al Nord. Centro del mondo per molto tempo, Capitale di un grande paese colonizzatore, terra di banchieri e di banche (nota la storica rivalità con le nostre), di diamanti (delle colonie) e di marinai.

Per mare Amsterdam si contendeva il mondo con la Spagna, l’Inghilterra e il Portogallo. Tranquilli, noi italiani queste cose non le facevamo. I nostri esercizi coloniali non ebbero mai un esito felice. Nuova Guinea, Malesia, Giava, Tasmania, Ceylon, Formosa, Borneo,Apuasia, Antille, Suriname, Brasile, Venezuela: queste le mete delle navi olandesi in giro per il mondo e queste le popolazioni che popolarono e popolano la città, porta a porta col bianco dei visi olandesi e con l’azzurro dei loro occhi.

Città tollerante, libero fumo, ottima birra (Heineken ed Amstel, quelle che più ricordiamo) una via del “sesso” che oggi sembra meno suggestiva di un tempo quando le opportunità scarseggiavano. Grandi finestre dentro palazzi coloratissimi ed eleganti che ricordano lo stile della vicina Inghilterra: colpisce vedere infissi e vetrate enormi, interni senza tende che celano le
esistenze delle persone. Si dice che sia un’usanza calvinista quella di non nascondere, perché l’uomo onesto non ha niente che non debba esser visto. E allora ci viene in mente quello che facciamo noi che ci nascondiamo sempre e che mettiamo tende, teli e reti, sbarre e protezioni varie.
 
Girando a piedi vediamo canali e biciclette, tantissime, mezzi pubblici efficienti, e una popolazione di 800.000 persone che trova il tempo per viversi tutto quello che c’è da vivere dentro una città funzionale, organizzata, ricca d’arte ( Van Gogh, in primis) green, gay friendly  accogliente per chi ad esempio mangia Veg e con una gloriosa squadra di calcio dal nome Aiax.
 
Qualcuno, anzi, quasi tutti, quando arrivano ad Amsterdam vogliono restarci e pensano pure di cercare lavoro. E se siete europei non è impossibile. Occorre un So Fi Number e un conto da aprire in loco. Una cosa, prima di chiudere: qualora dovreste trovarvi nella città dei tulipani non dimenticatevi di Utrecht, la città dove venne siglata la pace dopo la Guerra dei Trent’anni, e siccome non è distante, merita una visita.
Marco Piervenanzi