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OFIDIAPlus: Italia e Grecia unite per prevenire gli incendi boschivi grazie a tecnologia e intelligenza artificiale

Tecnologia avanzata, cooperazione transfrontaliera e ricerca scientifica per affrontare una delle minacce climatiche più gravi e crescenti nel Mediterraneo: gli incendi boschivi. È questo il cuore di OFIDIAPlus, il nuovo progetto Interreg VI-A Greece–Italy 2021–2027 che unisce Italia e Grecia in una strategia comune per prevenire e gestire il rischio incendi in modo più efficace, rapido e intelligente.

Un Mediterraneo più caldo e vulnerabile

Ondate di calore sempre più intense, lunghi periodi di siccità e fenomeni meteorologici estremi stanno esponendo le regioni dell'Italia meridionale e della Grecia occidentale a incendi sempre più frequenti e distruttivi. Una minaccia che non riguarda più solo l'emergenza, ma la tutela della sicurezza, degli ecosistemi e dell'economia locale.

È in questo scenario che prende forma OFIDIAPlus, progetto guidato dalla Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, con il supporto di partner istituzionali, tecnici e operativi di Puglia, Calabria, Basilicata ed Epiro.

Il 17 novembre, presso la sede CMCC di Lecce, si è tenuto il kick-off meeting ufficiale, che ha dato avvio alla fase operativa del programma.

Sensori, droni e IA: la nuova frontiera della prevenzione

OFIDIAPlus amplia i risultati dei precedenti OFIDIA e OFIDIA2, introducendo strumenti innovativi per intercettare gli incendi boschivi fin dalle prime fasi:

Reti di sensori avanzati in grado di rilevare variazioni critiche nelle condizioni ambientali.

Telecamere intelligenti e droni per monitoraggi continui anche in zone difficili da raggiungere.

Modelli predittivi basati su intelligenza artificiale per simulare la propagazione degli incendi in diverse condizioni meteorologiche.

Il CMCC coordinerà lo sviluppo dei sistemi digitali e previsionali, nonché la formazione tecnica rivolta agli operatori sul campo.

"Il progetto OFIDIAPlus mira a migliorare la prevenzione attraverso soluzioni innovative e un vero cambiamento culturale," spiega Maria Mirto, ricercatrice CMCC e coordinatrice scientifica. "Serve più consapevolezza sui rischi e sul ruolo dell'uomo negli incendi, non solo tecnologia."

Una piattaforma digitale per supportare chi opera sul campo

Elemento centrale del progetto sarà l'evoluzione del Decision Support System (DSS), lo strumento operativo che verrà potenziato con:

funzioni mobile per un uso immediato da parte degli operatori;

servizi cloud condivisi tra Italia e Grecia;

nuovi moduli dedicati alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alle autorità locali per migliorare il coordinamento degli interventi.

Oltre alla tecnologia, OFIDIAPlus punta molto sulla formazione e sulla sensibilizzazione, con workshop, corsi, attività divulgative e momenti di confronto istituzionale.

Una sfida comune che richiede risposte comuni

La necessità di un approccio condiviso è stata ribadita dai rappresentanti istituzionali presenti all'incontro.

"Gli incendi boschivi richiedono risposte coordinate e lungimiranti," ha sottolineato Gianfranco Gadaleta, Coordinatore del Joint Secretariat del Programma Interreg VI-A Grecia-Italia. "OFIDIAPlus capitalizza quanto costruito negli anni e potenzia la cooperazione tra Puglia, Basilicata e Grecia per prevenire e quantificare il rischio incendi, sfruttando le più moderne tecnologie."

Per il prefetto di Lecce Natalino Manno, la questione è critica soprattutto in regioni come la Puglia, già colpite dalla perdita di ulivi dovuta alla Xylella e da incendi che hanno devastato anche località turistiche:
"Questo progetto rappresenta un tassello fondamentale per la protezione ambientale e per un governo efficace del territorio."

Tecnologia, scienza e collaborazione per difendere il Mediterraneo

OFIDIAPlus nasce con un obiettivo chiaro: offrire strumenti nuovi e capaci di anticipare i rischi, formando al contempo una rete comune tra Italia e Grecia per proteggere ambienti naturali, comunità e paesaggi mediterranei sempre più vulnerabili.

Una sfida che non appartiene solo al futuro, ma all'oggi. E che, grazie a questa nuova collaborazione scientifica e istituzionale, potrà contare su un fronte comune più forte e innovativo.